Busto di statua femminile

Giuseppe Acerbi scelse questo busto di statua femminile per abbellire l’ingresso della sede del consolato generale d’Austria ad Alessandria d’Egitto. Come attesta un disegno ad acquerello conservato presso la Biblioteca Teresiana di Mantova, il busto era posizionato all’inizio della scala che conduceva al piano superiore dell’edificio. La scultura conservava allora parte del braccio sinistro, ora scomparsa, forse anche gli occhi e le sopracciglia, in altro materiale, che il disegno dettaglia in nero e bianco. Per quanto il volto risulti attualmente molto danneggiato -oltre ad occhi e sopracciglia, mancano naso, parte della bocca, della guancia sinistra e del mento- si coglie comunque l’eleganza formale di questa scultura che rappresenta una dea. Lo si deduce da ciò che sopravvive dell’iscrizione in geroglifici incisa sul pilastrino dorsale, contenente la parte iniziale della dedica di un sovrano, il cui nome è andato perduto.