I capitelli provengono dalla basilica di Sant’Andrea, dove erano collocati sui fusti delle paraste che reggono l’arco al centro della facciata.
Nel corso del restauro tra il 1828 e il 1833 sono stati smontati e sostituiti dalle copie di marmo ancora oggi visibili. Grandi volute a S allacciate contengono, al centro, un cespo di acanto che spunta da una foglia liscia, disposta fra le volute. Sugli spigoli si dispongono maschere fogliate sormontate da un elaborato copricapo composto da foglie di acanto incurvate e da palmette. Nel panorama architettonico dell’epoca, questo capitello costituisce un unicum.
La possibilità che i capitelli siano da mettere in relazione con forme dipinte nella cornice architettonica della Camera degli Sposi fa pensare a uno scambio di idee fra Alberti e Mantegna, relativo sia alla facciata della basilica che alla Camera stessa. Rappresentano l’unica testimonianza che rimane dell’apparato decorativo prima del restauro della facciata nel terzo decennio dell’Ottocento.
1480-1488