Il vasto vano rettangolare, lungo oltre trenta metri, è stato diviso a metà del Seicento da un solaio che ha permesso la creazione di un secondo piano. In origine la grande sala si alzava invece per oltre sette metri, ricevendo luce solo dal lato nord dove si aprivano nove ampie finestre. L’ambiente aveva funzioni di rappresentanza e accoglieva le nove grandi tele coi Trionfi di Cesare del Mantegna, ordinate a gruppi di tre lungo la parete sud ed appese a circa due metri e mezzo d’altezza. La parte bassa delle pareti, priva di decorazioni, presentava, come era uso nel Rinascimento, una copertura in legno, forse con sedili.
Sui lati corti la decorazione della sala venne completata da due dipinti di Lorenzo Costa: il primo, disperso, raffigurava il sacrificio a Ercole e presentava Francesco II Gonzaga e i suoi tre figli; il secondo, firmato e databile al 1522, si trova oggi nella Galleria Nazionale di Praga e descrive la nomina del duca Federico a comandante generale delle forze papali. La sala era coperta da un ricchissimo soffitto ora conservato in Palazzo Ducale. L’ambiente era destinato ad ospitare cene, in occasione di ricorrenze o per onorare illustri ospiti. Il salone, che ha avuto un intervento di sopraelevazione nel 1883, è coperto da una soffittatura sostenuta da capriate lignee, probabilmente originali e traslate in quell’occasione. La decorazione alle pareti mostra due motivi distinti: sul lato breve ad est, un motivo con pergolato e festoni; sui lati lunghi invece un motivo a grandi volute di gusto barocco aperte su paesaggi naturali. Decorazioni analoghe si trovano nelle due sale ad est e ad ovest ora riservate ad uffici.