Il grande atrio d’ingresso, ora aperto da luminose vetrate sui due lati est ed ovest, è il risultato di un ampliamento avvenuto negli anni immediatamente successivi al 1507. Si tratta di uno spazio in origine esterno rispetto al palazzo destinato a garantire la continuità del cammino di ronda a ridosso delle mura e fungeva principalmente da sostegno alle camere del piano superiore. Il vasto ambiente voltato appare delimitato da un lato dai potenti contrafforti delle mura cinquecentesche, raccordati tra loro da volte a botte e, sul lato opposto, dall’originaria facciata esterna del palazzo.
Qui sono particolarmente evidenti due diversi impianti decorativi : ai grandi conci squadrati ad imitazione di un rivestimento marmoreo si sovrappone una seconda tipologia d’ornato con cinque alte arcate dipinte. Un motivo a fiammelle si irradiava infine su tutte le pareti partendo dall’oculo centrale della volta dove era raffigurata l’impresa del crogiolo, insegna particolarmente cara a Francesco II Gonzaga , elemento ricorrente nella decorazione dell’intero palazzo.
