Ciò che sopravvive di questa statua maschile non permette di comprendere se raffigurasse un personaggio in piedi o seduto, in quale atteggiamento, che tipo di abito indossasse e se fosse presente una qualche iscrizione in grado di identificarlo. Di conseguenza anche il contesto di provenienza, funerario o templare, rimane incerto. In ogni caso la statua fu commissionata sicuramente da un alto dignitario in grado di sostenerne i costi di esecuzione. Le caratteristiche stilistiche del busto rimandano alla XXV dinastia, per quanto su imitazione di modelli del Medio Regno (2046-1794 a.C.). In particolare, la parrucca ripete uno schema introdotto durante il Medio Regno, quando si diffuse tra gli uomini l’uso di una parrucca molto calata sulla fronte, le cui ciocche, quasi parallele tra loro, si infittiscono e hanno andamento orizzontale sulla fronte, per poi diradarsi e assumere un andamento progressivamente verticale, scendendo da dietro le orecchie poco oltre le spalle e dando così origine ad una scriminatura centrale a lisca di pesce. I capelli veri, in questo caso, sono visibili in corrispondenza delle orecchie. Anche il taglio degli occhi, profilati di cosmetico, e le sopracciglia sembrano confermare questa datazione.
Terzo Periodo Intermedio, XXV dinastia (746-655 a.C. ca.)
granito