Le indagini archeologiche e lo studio delle pitture tombali attestano un uso frequente dei coni funerari nelle tombe di Nuovo Regno. Questi erano conficcati nella facciata dell’edificio, che il rituale prevedeva orientata ad est, verso il sorgere del sole. Il nome e i titoli del proprietario della tomba, iscritti sulla base del cono, erano così colpiti dai raggi del sole all’alba, associando il destino del defunto alla rinascita quotidiana dell’astro celeste.
La scena impressa su questo cono mostra in alto la barca solare, in basso due colonne di testo affiancate dall’immagine speculare del defunto in atto di preghiera. Anche se l’iscrizione in geroglifici è piuttosto consunta, il nome (ren) e il titolo del proprietario della tomba sono ancora comprensibili e, per tanto, continueranno a garantire la sopravvivenza oltre la morte del sacerdote Amen-mes.
Nuovo Regno (1539-1070 a.C.)
argilla cruda