Il museo MACA con gli Amici di Palazzo Te sono lieti di presentarvi il primo il primo appuntamento dedicato ai Flash D’arte. Un momento di approfondimento in cui curatori e specialisti racconteranno la sezione egizia del museo.
La città di Mantova ha un rapporto speciale con l’antico Egitto. Nella prima metà del Cinquecento l’artista e architetto Giulio Romano impreziosisce la loggia delle Muse a Palazzo Te con un motivo a geroglifici, mentre alla fine dello stesso secolo il duca Vincenzo Gonzaga acquista per la propria collezione la cosiddetta Mensa Isiaca, una tavola d’altare di Epoca Romana considerata allora autenticamente egizia. Sempre alle collezioni gonzaghesche è attribuita anche una statua dell’imperatore Domiziano in abito da faraone.
Alcuni secoli dopo, nell’Ottocento, la relazione tra Mantova e l’Egitto si rafforza grazie a Giuseppe Acerbi, console generale d’Austria in Egitto dal 1825 al 1834, che destinerà alla città gonzaghesca la propria importante collezione di antichità egizie.
Il nuovo percorso scientifico dedicato alla collezione Acerbi al MACA intende valorizzare la poliedrica personalità di questo famoso mantovano, che fu al tempo stesso esperto viaggiatore, studioso, diplomatico e collezionista, a partire dalle informazioni tramandateci dal suo ricchissimo archivio e dalla considerazione d’insieme dei materiali da lui raccolti durante la permanenza in Egitto (1825-1834), alcuni dei quali esposti al pubblico per la prima volta.
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